Transizione 5.0: accesso facilitato ai crediti d’imposta

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recentemente pubblicato un pacchetto di FAQ (domande ricorrenti) relative al piano di Transizione 5.0. Il piano si arricchisce così di nuovi chiarimenti volti a semplificare l’accesso ai crediti d’imposta per le aziende.

Questo pacchetto è il risultato di un dialogo aperto con Confindustria e con il supporto del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), con cui il ministero ha cercato di rendere più accessibili gli incentivi.

In questo articolo, approfondiamo quindi i punti principali sulle agevolazioni disponibili, soffermandoci sugli ambiti di intervento e sulle tipologie di investimenti agevolabili.

Transizione 5.0: incentivi per il settore alberghiero e commerciale

Tra le novità di rilievo della Transizione 5.0 troviamo l’apertura verso gli impianti tecnici di servizio per alberghi e negozi.

Questi impianti, come quelli di illuminazione e climatizzazione, possono beneficiare dei crediti d’imposta, purché gestiti con software per l’efficienza energetica.

Questa agevolazione rappresenta una spinta significativa per il settore dell’hospitality, incentivando l’adozione di tecnologie avanzate per ridurre i consumi, offrendo così un vantaggio competitivo a chi opera nel settore alberghiero e commerciale.

Questa misura mira a ridurre i costi operativi e a rendere le strutture più sostenibili dal punto di vista energetico.

Transizione 5.0: le ESCO come beneficiari del credito d’imposta

Anche le cd Energy Service Company (o “ESCO”) rientrano tra i beneficiari del piano di Transizione 5.0.

Le ESCO specializzate nel miglioramento dell’efficienza energetica per i clienti, possono ora accedere al credito d’imposta per i loro progetti di efficientamento energetico.

Tale incentivo permette alle aziende di investire nell’ottimizzazione dei consumi energetici dei propri processi produttivi, con il supporto di una ESCO per interventi mirati.

Come le ESCO possono accedere al credito d’imposta:

le ESCO che realizzano miglioramenti energetici per le aziende possono beneficiare del credito d’imposta grazie ad una valutazione diretta dei consumi dell’azienda cliente.

La condizione principale è queste Energy Service Companies documentino una riduzione dei consumi energetici nei processi su cui sono intervenute.

Transizione 5.0: leasing, noleggio e agevolazioni per l’innovazione

Per le imprese che scelgono un contratto di leasing per beni strumentali, le nuove FAQ chiariscono che non è necessario versare un acconto pari al 20% per accedere ai crediti d’imposta.

È invece sufficiente la stipula e l’emissione della fattura del maxi-canone anticipato, anche se inferiore al 20%, per dare il via all’investimento.

Leasing ed efficienza energetica

Per essere idonei ai crediti d’imposta 5.0, i beni strumentali devono contribuire ad un risparmio energetico minimo del 3% per la struttura produttiva, o in alternativa del 5% per il processo aziendale interessato.

Anche le società di locazione operativa (ad esempio, tutte quelle che noleggiano carrelli elevatori) possono beneficiare del credito d’imposta, documentando e dimostrando l’efficienza energetica ottenuta sia sui propri processi interni sia presso l’utente del servizio.

Transizione 5.0 nel settore agricolo: agevolazioni per veicoli e macchinari

Anche il settore agricolo riceve ulteriori chiarimenti sulle agevolazioni per veicoli e macchinari.

Gli investimenti in veicoli agricoli e forestali che passano dai cd motori Stage I a motori Stage V possono essere incentivati, senza l’obbligo di rottamare il veicolo sostituito.

Incentivi per le macchine agricole semoventi:

anche le macchine agricole semoventi sono ammesse agli incentivi purché rispettino i requisiti di base per l’uso in agricoltura e selvicoltura.

Questo favorisce l’adozione di tecnologie moderne e più sostenibili nel settore agricolo, permettendo alle aziende di accedere a benefici fiscali per migliorare la propria efficienza.

Transizione 5.0: eco-risparmio e solare termico

Nuove opportunità di risparmio anche in questo ambito: gli impianti solari termici rientrano tra quelli incentivabili, a condizione che l’energia prodotta sia destinata completamente al processo produttivo.

Per tali impianti, il ministero e il GSE stanno ancora attualmente definendo i parametri per calcolare il costo massimo ammissibile.

Agevolazioni per beni complessi e unici:

nel caso di beni complessi, come una linea di produzione customizzata, è possibile scomporre il bene in componenti principali e realizzare uno “scenario di valutazione parziale”.

Questa misura permette alle aziende di accedere agli incentivi anche per investimenti più complessi, garantendo così un maggiore margine di flessibilità nell’accesso alle agevolazioni.

Transizione 5.0: ottimizzazione della logistica con software per l’efficienza energetica

Anche tutti gli investimenti in software e altre soluzioni digitali volte ad ottimizzare la gestione logistica e la tracciabilità delle merci sono ammissibili agli incentivi.

Per le aziende del settore logistico, questo significa poter accedere ai crediti d’imposta implementando soluzioni che migliorino la gestione delle rotte e la distribuzione dei carichi.

Il ministero consiglia alle aziende logistiche di documentare attentamente le migliorie apportate grazie all’uso di software di ottimizzazione, per dimostrare chiaramente un risparmio energetico diretto nei propri processi.

Questa misura incentiva l’innovazione nei flussi operativi e supporta un maggiore livello di efficienza energetica nella logistica.

In conclusione:

il piano di Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità importante per le aziende italiane che vogliono migliorare l’efficienza energetica dei propri processi, grazie a crediti d’imposta mirati ad incentivare gli investimenti in tecnologie più avanzate e sostenibili.

Con i nuovi chiarimenti pubblicati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono stati semplificati i requisiti per accedere a queste agevolazioni, offrendo supporto a settori chiave come quello alberghiero, agricolo e logistico.

L’inclusione di impianti come quelli di illuminazione e climatizzazione negli alberghi, i vantaggi per le ESCO, e la possibilità di accedere ad incentivi anche attraverso contratti di leasing rappresentano tutti degli strumenti concreti per le aziende che desiderano migliorare la propria efficienza e ridurre i consumi energetici.

Grazie a queste misure, le imprese possono avvicinarsi ad un futuro più sostenibile e competitivo, accedendo a risorse finanziarie che stimolano la propria crescita ed innovazione.

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